venerdì 17 febbraio 2012

Motta Sant'Anastasia - Cultura e Turismo

Il testo a seguire è stato elaborato nell'abito degli studi per la tesi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, studi  relativi ad una proposta progettuale per gli spazi pubblici ricadenti nel centro storico medievale di Motta Sant'Anastasia. Il post è pubblicato come ampliamento, integrazione ed approfondimento della suddetta tesi.

Università degli studi di Catania - Facoltà di Ingegneria - Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura

Autore: Carmelo Cesare Schillagi
Relatore: Prof. Ing. Sebastiano D'Urso
Co-relatore: Ing. Alessandro Lo Faro
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Inquadramento Socio-Territoriale

Cultura e Turismo
L'immagine del dongione che svetta sul neck ha da sempre caratterizzato il paese di Motta Sant'Anastasia con una potenza figurativa che poche altre architetture possono vantare. Si tratta di un'icona che informa anche il visitatore più distratto, suggerisce la natura del luogo, lascia prefigurare un possibile passato, una storia antica quasi certamente collocata nel medioevo. L'equazione che vuole il paese di Motta come un paese medievale, pertanto, diventa vera ancor prima che si sia visitato. Giocando su queste suggestioni, la quasi totalità dell'offerta culturale e turistica di Motta Sant'Anastasia viene caratterizzata o ambientata nel medioevo, anche quando si tratta di celebrazioni meramente religiose.

Anche le associazioni dei Rioni Storici hanno via via legato il loro nome alla tradizione medievale sebbene la loro formazione e definizione sia differita nel tempo e nata da esigenze tutt'altro che rievocative: si trattava delle tradizionali consorterie di contadini e artigiani. oggi più che in passato i rioni sono legati al territorio, a precise parti del territorio, a quartieri. In ordine di formazione abbiamo il rione Giovani Maestri, il rione Vecchia Matrice, il rione Panzera.
Il rione dei Giovani Maestri o mastri nasce ufficialmente come “partito operaio” nel XIX secolo, con lo scopo di raccogliere al suo interno tutti i professionisti legati al mondo operaio e dell'artigianato. L'associazione oggi controlla tutta la parte nord del paese fino a giungere in piazza Umberto I. I loro colori tradizionali sono il bianco e il blu.
I campagnoli, ovvero gli associati del rione Vecchia Matrice, sono tradizionalmente collegati nelle porzioni di territorio che vanno dal borgo medioevale dentro le mura e proseguono verso ovest. Hanno legato il loro nome a quei contadini che, sebbene lavorassero nelle campagne fuori dal paese, possedevano residenza stabile all'interno del recinto murario. I colori che li contraddistinguono sono il giallo e il verde.
Il rione Panzera tradizionalmente nasce per raccogliere al suo interno i nobili ed i borghesi del paese. I colori con cui si contraddistinguono sono il rosso ed il bianco. Occupano la porzione dell'abitato che va da piazza Umberto I verso sud.
I nomi con cui oggi conosciamo queste associazioni ed i relativi territori di appartenenza si definiscono meglio a partire dagli anni 60. Successivamente nascono i gruppi di musici, sbandieratori, majorettes che rappresentano i propri rioni durante le celebrazioni in onore di Santa Anastasia ed hanno un ruolo attivo anche per le Feste Medievali.

Le celebrazioni in ricordo del martirio della santa patrona, Santa Anastasia, ricadono nel mese di agosto e trovano il loro apice e successiva conclusione nel giorno del 25. Queste date nascono da una convenzione formale in quanto l'anniversario del martirio della santa ricade il 25 dicembre, e pertanto difficilmente sovrapponibile alle festività del Natale. Le celebrazioni si svolgono ogni anno, tuttavia ogni quattro anni, ovvero quando le casse dei Rioni e del Comune si sono rimpinguate, si realizza una manifestazione particolarmente ricca e sontuosa che prende il nome di Festa Ranni (festa grande). Inoltre, da circa 16 anni, l'agosto mottese può vantare nella sua offerta turistica anche le Feste Medievali.

Come detto in precedenza, Motta ha legato il suo nome al medioevo sia per trovare una propria identità che per soddisfare la domanda dei turisti: prova tangibile ne è la nascita delle cosiddette Feste Medievali giunte ormai alla loro 16ª edizione. Durante le sere della settimana di Ferragosto Motta spegne le luci per accendere le lanterne. Le strade si popolano di saltimbanco e mangiafuoco; appaiono stendardi e piccoli bazaar; gli sbandieratori offrono il loro spettacolo accanto alle danzatrici del ventre. Poi vi sono le armature scintillanti, le spade, i re, i cavalieri per dare forma ad una rievocazione storico-medievale a misura di turista.
La festa di Santa Anastasia comincia la propria preparazione nello stesso periodo, ma termina circa 10 giorni dopo. I giorni di festa veri e propri vanno tradizionalmente dal 23 al 25 agosto. Quando è l’anno della Festa Ranni, risulta addirittura difficile distinguere le celebrazioni propriamente religiose dalla voglia di richiamare il medioevo a tutti i costi. La Festa, infatti, può fregiarsi di diversi eventi in cui compaiono i gruppi di musici, sbandieratori e majorettes dei rioni. Inoltre durante la Calata delle Quartine, evento inserito sempre nella Festa Ranni, si rende omaggio a Santa Anastasia per mezzo di una sfilata storico-rievocativo che il più delle volte ha come tema il medioevo.

Liberi da ogni tentativo di rievocazione storica risultano le manifestazioni in onore di Sant'Antonio da Padova, santo a cui è votata la Chiesa sita in piazza Umberto I, e San Giuseppe con il tradizionale Pranzo dei Virgineddi o Viggineddi (letteralmente dal siciliano: i verginelli).
Il giorno di festa di Sant'Antonio ricade il 13 giugno, ma è preceduto da una lunga preparazione spirituale nella omonima parrocchia. L'evento si svolge con una processione del fercolo per le vie del paese.
La tradizione vuole che per il giorno di San Giuseppe i nobili ed i proprietari terrieri offrissero un intero pranzo ai figli dei contadini o delle persone meno abbienti, i Virgineddi appunto. Tale usanza si è mantenuta sino a qualche decennio fa, quando erano le semplici famiglie benestanti ad invitare i bambini del quartiere, senza badare troppo al loro status sociale. Oggi si conserva tale retaggio, sebbene con caratteristiche assai diverse. In genere è l'associazione del Rione Giovani Maestri che allestisce delle tavolate per strada ed offre cibo a chiunque.
Le celebrazioni per Sant'Antonio e San Giuseppe mantengono ancora una dimensione paesana, al limite della sopravvivenza, e non si sono inseriti nell'offerta turistica di Motta. È bene precisare, tuttavia, che il Pranzo dei Virgineddi è stata la prima festa mottese ad essere stata inserita nel Registro delle Eredità Immateriali (1)  stilato dalla Regione Siciliana (approvata il 13/04/07 nel “Libro delle Celebrazioni”): un tempo la festa di San Giuseppe era la più importante del paese. Nel novembre del 2007 anche la festa di Santa Anastasia è stata ritenuta degna di rientrare nel R.E.I. mentre nel 2011 è stata insignita di un riconoscimento speciale da parte del Ministero del Turismo come manifestazione capace di sapere valorizzare la tradizione locale seppure con spirito innovativo (2) .

I percorsi legati alla festa di Sant’Anastasia, rispettivamente il percorso del fercolo del 24 agosto, quello del 25 agosto ed in fine il circuito della sfilata storica del 23 agosto detta la Calata delle Quartine. Segnate con i colori tradizionali le sedi dei rioni: blu per i Mastri, verde i Campagnoli e rosso i Panzera. Le varie strade attraversate sono: 1 via Castello; 2 piazza Umberto I; 3 via XX settembre; 4 via V. Bellini; 5 viale C. Caruso; 6 via V. Emanuele alta; 7 via V. Emanuele bassa (pietra sciddichenti); 8 via regina Elena; 9 via Garibaldi; 10 via Roma. Tavole elaborate su aerofotogrammetria 1:10.000 della Provincia di Catania
Esistono poi altre celebrazioni e manifestazioni che potremmo definire minori sia in ordine alla data di nascita, come ad esempio il Pont Fest organizzato dai ragazzi del Centro Giovanile di Motta, o in ordine al ristretto numero di partecipanti come la Passeggiata lungo il sentiero dei Sieli organizzata dalla ProLoco o la benedizione degli Altarini. Altre manifestazioni negli anni hanno visto scemare il loro successo e sono scomparse del tutto, a titolo d’esempio: Fimmini a Cunucchiata, mostra di arti e mestieri tradizionali organizzata dalle donne del rione Vecchia Matrice; il Festival dei 5 Continenti, appuntamento estivo del rione Panzera; il Palio dei Martino, gare a cavallo inserite nel calendario delle Feste Medievali dei Giovani Maestri; le Luminarie, grandi falò accesi per il giorno dell’ascensione di Cristo; la stessa festa di San Giuseppe.

Ai fini del lavoro svolto in questa tesi è bene precisare che una significa percentuale delle manifestazioni svolte nel comune di Motta Santa Anastasia sono legate al borgo medievale dentro le mura, ed in particolare al nostro ambito progettuale. La Chiesa Matrice diventa il fulcro delle celebrazioni religiose in onore di Santa Anastasia, e l'intero tratto di via castello rappresenta l'inizio e la fine dei percorsi legati alle processioni più importanti, alla Calata della Quartina, ecc. Piazza Umberto I, invece, è la sede in cui si confrontano i tre diversi rioni nelle esibizioni più spettacolari e lunghe. Il borgo viene altresì utilizzato come sede per le Feste Medievali organizzate dal rione Vecchia Matrice, ed un tempo anche per la mostra mercato Fimmini a Cunucchiata.

Eliminati i grandi eventi e le manifestazioni minori, l'offerta turistica e culturale quotidiana risulta particolarmente limitata. L'unico monumento visitabile risulta essere il dongione che ospita al proprio interno un museo medievale suddiviso in tre sale, una per piano. I visitatori possono guardare un video sulla storia di Motta ed ammirare alcune riproduzioni di armi, armature, vestiario medievale, ma non vi è alcun dubbio che l'attrazione principale rimanga il dongione stesso ed il panorama che da esso si può ammirare. Il museo vanta qualche migliaio di visitatori l'anno per lo più provenienti da tour guidati, organizzati per i residenti nella base NATO di Sigonella. Le chiese possono essere visitate esclusivamente durante l'orario di apertura ai fedeli, mentre il costone roccioso del Neck ed il resto del borgo possono essere ammirati in completa autonomia sebbene la scarsità di indicazioni sul posto limitino pesantemente l'esperienza del visitatore.
Per il resto possiamo affermare che non esiste un circuito di supporto al turismo quotidiano, mentre per i grandi eventi sono le piccole attività commerciali-ricettive ad improvvisare.
Come mostreremo nel seguito di questo lavoro, Motta Santa Anastasia risulta esclusa da qualsiasi circuito turistico che interessi la provincia del catanese anche quando potrebbe o dovrebbe farne parte di diritto.
L’offerta ricreativa pubblica si esaurisce nelle sedi della biblioteca, del neonato Centro Giovanile Polifunzionale e delle associazioni dei Rioni.
Anche l'offerta ricreativa privata-commerciale su territorio mottese risulta particolarmente limitata: la vicinanza alla città di Catania, al circuito della movida notturna, la vicinanza di diversi centri commerciali, nonché la spietata concorrenza dei paesi limitrofi hanno di fatto sottratto appeal al paese stesso. Circa un decennio fa, prima che avvenisse quella sciagurata serie di eventi ben nota sotto la data del 11 settembre 2001, la base NATO di Sigonella forniva un significativo afflusso di utenti stranieri, capace addirittura di tenere in vita diversi esercizi commerciali nonché di rendere particolarmente florido il mercato immobiliare.

L’album fotografico pubblicato di seguito ha come obiettivo quello di restituire l’atmosfera di cui sono intrise le varie festività mottesi e, ove possibile, mostrare i luoghi del borgo medievale oggetto del nostro lavoro. Per un quadro più ricco e completo si consulti l’archivio fotografico pubblicato sul blog.





Note:
1) - Per approfondire la tematica sui beni immateriali e per consultare l’intero registro vedi AAVV, “Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia”, Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana - Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana, ultima consultazione 26/01/2012.
2) - Vedi articolo AAVV, “Riconoscimento speciale alla Festa di Sant’Anastasia”, COMUNE DI MOTTA SANT’ANASTASIA, ultima consultazione 26/01/2012.
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Approfondimento tesi - post pubblicati:
-Inquadramento Socio-Territoriale
----- Territorio
----- Urbanistica del comprensorio mottese
----- Urbanistica di Motta
----- Cultura e Turismo

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