martedì 1 maggio 2012

Lavoratori a Motta, tra festa e vergogna

La festa del primo maggio è sempre stata celebrata solennemente nella mia famiglia, non fosse altro che in tale data ricorre il compleanno di mio nonno. Egli ha sempre dichiarato che la Festa dei Lavoratori è stata creata in suo onore perché da giovane ha fatto di tutto, senza risparmiarsi mai. E noi parenti non abbiamo mai obiettato alcunché sulla veridicità di questa storiella. Oggi sono 89 anni. Buon compleanno nonno!

La giornata si svolge identica da quando io ho memoria, tra campagna e torta, tra amici e parenti. Dopo mezzogiorno capita sempre che qualcuno debba tornare a casa per prendere la preziosa torta confezionata dalla nonna e portarla al celebrato. Quest'anno è toccato a me e mia sorella. Ci mettiamo in macchina, scorriamo tra le strade delle campagne mottesi, contiamo le decine di famiglie forestiere che pranzano  nei pochi spazi verdi liberi e immaginiamo le loro facce quando scopriranno che tali terre sono letteralmente infestate dalle zecche. Arrivo davanti la porta di casa, infilo le mani in tasca per cercare le chiavi, alzò lo sguardo nel tentativo di centrare la serratura e... sorpresa!



Oggi qualcuno non ha festeggiato. Qualcuno ha passato l'intera giornata a consegnare depliant pubblicitari sotto il sole cocente. Questi ragazzi non sono lavoratori , perché altrimenti starebbero a divertirsi per la Festa dei Lavoratori (1). Questi sono schiavi, schiavi dei nostri tempi, assoggettati al volere di padroni che non conosco dio all'infuori del denaro. Schiavi pagati pochi euro per permettere a noi Mottesi di sapere che in un determinato supermercato c'è un'offerta più vantaggiosa delle altre.

Sapete cosa vi dico?! Per un po' di tempo non spenderò neanche un centesimo nei supermercati che oggi si sono macchiati di questa vergogna, di questa ennesima vergogna. Nel mio piccolo li boicotterò. mi auguro che i Mottesi facciano lo stesso con le società che oggi hanno messo la pubblicità nelle loro cassette delle lettere.
_____________________________

Nota:
1) - Medici, carabinieri, tecnici specializzati: questi sono solo alcuni dei lavoratori che il 1 maggio lo passano a faticare come qualsiasi altro giorno. Ma possiamo affermare che il loro impegno ha nobili fini e pertanto non conosce la parola "riposo".

3 commenti:

  1. ...non solo locandine pubblicitarie...a me hanno anche consegnato la bolletta TIA!!! tralascio la cifra perchè altrimenti rischio il secondo infarto!!!

    RispondiElimina
  2. Caspita Giuseppe,
    hai ricevuto un servizio completo! Dimmi un po', ti è arrivata già scaduta? (terzo infarto?)
    Ci sto scrivendo un post con l'aiuto di altri bravi Mottesi. Ci stiamo lavorando su facebook. Se ci sei, unisciti a noi! Sai come trovarmi :)

    RispondiElimina
  3. certo anche scaduta...manco a dirlo!!!! sono dalla parte di chi finalmente smette di lamentarsi e passa hai fatti e soprattutto un solo ed unico obbiettivo una città migliore per tutti!!!!

    RispondiElimina