sabato 9 marzo 2013

Caos Scuola Media, tempi lunghi per una soluzione


Di seguito pubblichiamo l'articolo apparso sul quotidiano La Sicilia relativo alla chiusura della Scuola Media "Gabriele D'Annunzio" di Motta Sant'Anastasia. Vi invitiamo a visionare il reportage fotografico che pubblicammo nel lontano 2011 per mostrare l'evidente stato di degrado del plesso scolastico.
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Da lunedì necessari turni pomeridiani nel plesso di viale della Regione

La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno: lo storico plesso di via Francaviglia, che ospita la scuola media del comprensivo "D'Annunzio", dovrà chiudere i battenti perché inagibile. A determinare il provvedimento l'assenza di alcuni requisiti previsti dalla vigente normativa antisismica. Quello odierno sarà pertanto l'ultimo giorno di scuola nella strutture e poi si avvierà il trasloco. La notizia è stata accolta con grande sconcerto dalla comunità cittadina, appena un anno fa costretta ad affrontare una situazione similare nel plesso di viale della Regione. Ma se in quella circostanza la problematica fu risolta in pochi mesi, ora la tempistica sarà molto più lunga e, allo stato, nemmeno quantificabile. Intuibili i disagi per alunni e famiglie. "La scuola media - afferma la preside Daniela Di Piazza - è stata dichiarata inagibile a seguito di studi redatti sulla vulnerabilità sismica, registrata come medio-alta. Ciò non permette di accogliere l'utenza nell'edificio dato che in caso di sisma ci sono gravi rischi per l'incolumità. Purtroppo per gli alunni delle Medie saremo costretti, da lunedì, a iniziare dei turni pomeridiani nel plesso di viale della Regione, con un disagio che non sappiamo per quanto tempo si protrarrà. Bisognerà attendere anni per la ricostruzione di un altro edificio scolastico in cui allocare le classi della scuola media". Una situazione complessa che avrà ripercussioni dal punto di vista formativo. "Questo disagio - sottolinea - riguarderà studenti e personale, inficiando un percorso di anni e un'offerta formativa di qualità. Mi chiedo come si sia potuti arrivare a tal punto. Spero che gli enti locali trovino presto soluzioni idonee".
Fortemente amareggiato per lo sviluppo degli eventi il sindaco Angelo Giuffrida. "La vicenda parte nel 2009 quando la dirigente pose la questione delle condizioni statiche della struttura. Si fece una conferenza dei servizi e si decise di affidare l'incarico a un tecnico per la valutazione dei rischi, in attuazione di un decreto ministeriale sugli edifici sensibili. Scaturì una prima relazione dove furono messi in risalto i rischi per alcune strutture, soprattutto scuole. Da lì un altro incarico per stabilire la vulnerabilità degli edifici. Faccio però rilevare che il plesso in questione fu costruito negli anni ‘50 e non potevamo attenderci che fosse conforme alle nuove normative antisismiche. Il Dm non impone ai Comuni di chiudere le scuole se non in presenza di evidenti danni strutturali, quanto piuttosto di cercare fondi per la messa in sicurezza: lo abbiamo fatto chiedendo 1,5 milioni di euro". "Per l'avvio di un procedimento giudiziario -prosegue - la Procura ci ha chiesto gli atti e vuole sapere se la scuola è aperta o no. A questo punto noi siamo costretti a chiudere il plesso, altri enti che magari non hanno attivato la procedura continuano a far frequentare le loro strutture agli alunni. E' un danno grave per motta. Molti nostri giovani il prossimo anno andranno a scuola in altri paesi: ma lì troveranno scuole più sicure? Chiederò appuntamento al presidente della Regione e al prefetto perché la nostra comunità non può essere penalizzata in tal modo".
di Giorgio Cicciarella
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Fonte:
Giorgio Cicciarella, "Da lunedì necessari turni pomeridiani nel plesso di viale della Regione", LA SICILIA, edizione catanese, 08 Marzo 2013, pagina 32 (link).

Approfondimento:
Caso Scuola Elementare - Aggiornamento #2 (reportage fotografico)

3 commenti:

  1. Il provvedimento di chiudere la scuola è stato redatto dal nostro sindaco, e fin qua nulla da obbiettare, ma sarebbe giusto e atto di un buon amministratore quello di indicare una alternativa a questo disagio, al quale i nostri figli dovranno far fronte e di sicuro i turni pomeridiani non possono essere la soluzione definitiva fino a quando sarà costruita una nuova scuola. Spero che il sindaco e tutta l'amministrazione trovi dei locali idonei nel più breve tempo possibile in modo che il progetto per la costruzione di un nuovo plesso o la ristrutturazione di quella esistente, possa camminare con i tempi che tutti sappiamo lunghissimi, senza creare ulteriori disagi ai nostri ragazzi e alle relative famiglie. Tra le varie alternative ho sentito di edifici vicino sigonella o dei terreni in via Margarone, ma quale sia quello più realizzabile lo deve dire il nostro caro sindaco.

    Domenico Motta

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    1. Ciao Domenico,
      Nel 2007 è stato approvato il nostro bellissimo piano regolatore, e così sono state individuate tante aree in cui edificare scuole. Sono passati 6 e non si è messo mano a nulla. Ora ne piangiamo le conseguenze... e qualsiasi soluzione sarà sempre peggio che averci pensato per tempo.
      Si prenderanno locali in affitto? saranno soldi sottratti al nuovo edificio.
      Si faranno i doppi turni ad oltranza? poveri genitori. Vediamo che succede...

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    2. Si sapeva già che l'edificio era in queste condizioni,quindi la colpa è imputabile esclusivamente alle istituzioni che sono state ad occhi chiusi per anni e anni..ma non è solo questo il problema...pensate che l'edificio di viale della regione sia più sicuro, con una rattoppata data alla meglio? vogliamo parlare del plesso LA SEA, e delle condizioni in cui versa? meglio andare a scuola sotto gli alberi, come in centro africa, tanto , è così che finiremo, prima o poi, se continuiamo a dare il voto a questa gente qua...intanto non ci resta che pregare affinchè Dio ci preservi dai cataclismi, per amore dei bambini e dei ragazzi che studiano..

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