lunedì 2 settembre 2013

Invasione ratti - Il video che ha sconvolto i Mottesi



Come una bomba, come a volerci ricordare che le Feste (mottesi) sono finite, nei giorni scorsi è stato pubblicato un video che ha indignato non poche persone. Il videoamatore Ivan Starrantino ha pubblicato sul proprio canale di youreporter.it un filmato che ritraeva una nutrita colonia di topi impegnati nel pasto serale, a spese di un sacchetto di rifiuti abbandonato impropriamente in via Risorgimento a Motta Sant'Anastasia.

Difficile contarli: trenta, quaranta, o cinquanta ratti, poco importa a questo punto. Il video ad oggi è stato condiviso su facebook oltre 450 volte, numeri impressionanti per la nostra piccola comunità. E mentre il sindaco Giuffrida sembra più preoccupato dell'effetto mediatico che non di quello squisitamente igenico-sanitario (vedi la conversazione su facebook), i cittadini si pongono decine di interrogativi.

Di chi è la colpa? Perché accade questo?

Tralasciamo i sentimenti populistici che vorrebbero dare la totalità delle colpe all'amministrazione o, cambiando campana, al cittadino incivile, vediamo se è possibile fare un po' di chiarezza.

E' fuor di dubbio che lo scenario mostrato nel filmato è un sotto-prodotto delle città, delle aree urbane, e non delle campagne come qualcuno vorrebbe fare credere. I ratti non vivono in campagna, e non con quei numeri. Non parliamo di animali selvatici: non si tratta di improvvise ed imprevedibili invasioni di cavallette; non si tratta di lupi scesi a valle per fame; non si tratta di boa constrictor abbandonati nel vicino laghetto. Parliamo di animali stanziali, che vivono e si nutrono degli scarti della città.

Il problema è noto, prevedibile e curabile. Sta alle amministrazioni porre rimedio, anzi, addirittura prevenire questi fenomeni. Per qualche strana ragione, la macchina si è inceppata.
Il 24 gennaio 2013 il consigliere Danilo Festa presentava una segnalazione per denunciare esattamente questa situazione. Dopo qualche settimana, sembrerebbe che siano stati effettuati interventi di disinfestazione e derattizzazione, tanto che il problema scomparve per qualche tempo.
E qui è possibile trovare una prima responsabilità. L'amministrazione doveva cogliere quell'occasione non solo per dare una ripulita alla zona, ma per preventivare e programmare una serie di interventi da ripetere con costanza nel tempo. Non era difficile immaginare che i ratti sarebbero ritornati!



Cosa dire di quelle persone incivile che abbandonano i sacchetti di spazzatura per strada, garantendo nutrimento ai roditori? Proprio nulla, vi sembrerà strano, ma è così. La legge prevede che esistano queste persone, così come prevede che esistano i ladri, gli assassini, i mafiosi: non possiamo pensare di vivere in un mondo perfetto. La legge dice pure come punirli e combatterli. La seconda responsabilità la dobbiamo attribuire a chi non fa rispettare le regole, anche in questo caso all'amministrazione, nonchè al suo braccio armato: vigili, polizia municipale, ed anche carabinieri. L'essere civili, ovvero, la "civiltà" non è qualcosa di astratto per cui, alcuni la possiedono e altri no. La civiltà va costruita.
Non vorrei infierire, ma decine di volte sono stati promessi ai cittadini controlli serrati, acquisto di videocamere per sorveglianza, ecc... E le promesse non mantenute, non aiutano il processo.

E se la legge prevede che esistano coloro che commettono i reati, allo stesso modo dà gli strumenti adeguati per prevenire i reati, contrastarli ed eventualmente risolverli. Il corpo del reato, in questo caso, sarebbe il sacchetto di spazzatura abbandonato in luoghi non adeguati. Come si fa ad eliminarlo? Chi deve eliminarlo? A quali costi?
Anche in questo caso ci aiuta un'interrogazione del consigliere Festa (vedi teso integrale) in cui si chiariva che le micro-discariche devono essere ripulite dalla ditta che si occupa del servizio di raccolta, in questo caso la Oikos, senza ulteriori spese. Ecco un estratto del capitolato d'appalto sottoscritto col comune (vedi testo integrale):
Art. 28 “ SERVIZIO DI RACCOLTA, SPAZZAMENTO, E CONFERIMENTO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI ESTERNI”
(...) Il  servizio  comprende  la  rimozione  delle  discariche abusive  presenti  sul territorio,  qualunque sia  la  loro  dimensione,  giacitura ed  accessibilità, e deve essere attuato con una frequenza d’intervento tale da evitare la giacenza di rifiuti su  suolo  pubblico  ed  in ogni  caso  tutte  le  volte che è richiesto da Simeto Ambiente S.P.A. (...)

La terza responsabilità, forse la più grave considerato lo stato in cui versa il paese, va quindi alla Simeto Ambiente come società controllore, ed alla Oikos come società addetta alla raccolta (fermo restando che le proteste e i richiami dell'amministrazione non sono mai stati presi in seria considerazione).

Mi preme sottolineare che NESSUNA responsabilità è da attribuire a chi mostra le brutture del proprio paese, denuncia e protesta. Nessuna responsabilità va a chi ha girato e condiviso il filmato, anzi, voglio fare a Ivan Starrantino i miei più calorosi complimenti per aver sollevato la questione. Scrivo questo ultimo commento per prevenire le arzigogolate tesi delle menti politiche secondo cui il problema è il video, e non i ratti.

Come si evolverà la situazione, non è dato sapere. Tuttavia siamo sicuri che ne risentiremo parlare, per strada, in piazza, al consiglio comunale, su facebook. Vi terremo aggiornati!

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