lunedì 21 luglio 2014

Intercettazioni "Terra Mia", spunta il primo nome della politica mottese

Un santino dell'ex sindaco Giuffrida, posizionato su un camion dell'Oikos
 durante una manifestazione NoDiscarica.
In questi giorni le testate giornalistiche hanno passato al vaglio tutti i documenti e le intercettazioni presenti nell'ordinanza di custodia cautelare (leggi il testo integrale) che ha riguardato il patron della discarica di contrada Tiritì, Domenico Proto. L'indagine "Terra Mia" ha partorito centinai di informazioni, con particolare attenzione ai grandi nomi della politica e dell'imprenditoria siciliana, nonché agli illeciti di tipo ambientale e amministrativo. Ma quali dati ci riguardano da vicino? Quali dati interessano il piccolo, e disgraziato, paesino di Motta Sant'Anastasia?

Le informazioni più importanti le troviamo in una conversazione intercettata il 28 febbraio 2012. I due interlocutori sono il succitato Domenico Proto, titolare Oikos, e Gianfranco Cannova, in qualità di funzionario dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, anch'egli imputato. Parlano di vari argomenti e di vari personaggi, non sempre riconoscibili ed individuabili. La trascrizione è a tratti incomprensibile, a tratti più chiara. Le informazioni salienti vengono riassunte nell'ordinanza, così come segue:

Estratto dell'ordinanza, pagina 19:
Il Comune di Motta Sant’Anastasia voleva ampliare il vincolo paesaggistico intorno al parco del castello di circa 200 metri un’iniziativa che, di fatto, sarebbe andata contro l’ampliamento della discarica sita in C.da Valanghe d’Inverno.
Un’eventualità che destava i malumori del Proto come si evince dalla conversazione 28.02.2012, ora 10:01:35, nel corso della quale il Cannova, ancora una volta, si poneva completamente “a disposizione” in specie prospettando di intervenie sull’Assessorato al Territorio: “a questo punto devo entrare in gioco io.”.
Emerge la strategia pianificata dal Proto e dal Cannova con il solito trasporto di quest’ultimo chiaramente indotto dagli indebiti corrispettivi ricevuti nel tempo secondo quella massima esternata dallo stesso Cannova al proprio figlio: “non regala nessuno niente”.
Rinviando alla lettura anche di questa interessante conversazione, si riportano solo alcune delle frasi più salienti pronunciate dall’arch. Cannova: No ma siamo noi che sciogliamo il vincolo, come territorio (…) Ah...ah ho capito, ma Mimmo ti ripeto ci sono sempre degli aspetti....allora a questo punto può essere che deve entrare in gioco io con....con Mimmo perchè...gli devo spiegare come stanno le cose. (…)
Allora....consiglio comunale, il consiglio comunale sa di quello, la nuova proposta che fa, la sovrintendenza, come se la fa la sovrintendenza, ma in realtà è studiata no! ? e praticamente di arrivare al confine, con tutta l'area di discarica. (…)
Tuttavia, alcuni passaggi dell'intercettazione del 28 febbraio ci sembrano particolarmente interessanti perchè fanno chiaro riferimento al "sindaco di Motta", che nel 2012 era il dott. Angelo Giuffrida. Da quello che è possibile capire (con il doveroso beneficio del dubbio) sembrerebbe che l'allora primo cittadino di Motta abbia contattato Proto per comunicargli della decisione del consiglio comunale di aderire al costituendo "Parco Archeologico del Simeto", nonchè di spingere i relativi vincoli paesistici fino ai confini della discarica. Proto lascia intendere che tale decisione sia stata portata avanti all'insaputa del sindaco, ma da un consigliere di sua fiducia, con delega.
I due oratori non si scompongono più di tanto: Cannova auspica un immediato atto di ritiro, ma Proto lo anticipa dicendo che già "stanno facendo l'atto di annullamento".

Estratto delle intercettazioni, pagine 92-97:
(...)
DOMENICO : Io scopro questa cosa, proprio in virtù dello spirito santo, nella vita uno sd....sia ricco di amici e come scarso di guai e mi dà un....mi dà praticamente quello che e u...un ragionamento, no,sai normalmente non sono sempre con il telefono, non sono praticamente preciso non....poi non avevo più il numero di questo sovrintendente che (Incomprensibile) la vecchia la vecchi amicizia, sai poverino una domenica è venuto di un paio di giorni fa, mi cerca di capirmi,e poi dai “Mimmo ti ho cercato e poi dice ma tu non rispondi, e gli ho detto non ce l'ho il tuo numero, perdonami, al che mi aggiorna di questa cosa, ma sai, gli ho detto senti scendiamo voglio vedere che cosa c’è, no dice ti dò su questo foglio”, minchia mi dà quel foglio… e dico vediamo qua chi sta, cioè già è pronto per la costituzione, fra quindici venti giorni qui devono.....riunire per mandare il decreto e poi la regione lo deve lo deve praticamente, cioè per com'è combinata, se non avesse avuto una piccola, l'avevano
infinocchiato sindaco, tutto il consiglio comunale, tutto tutto tutto una persona...una persona che il sindaco fino a ieri si è fidato, di_fatto veramente mandando queste persona con delega.
GIANFRANCO : Addirittura.
DOMENICO : Minchia! ti dico che praticamente
GIANFRANCO : Cioè il sindaco non ne sa niente?
DOMENICO : Non non ne sa niente! zero.
GIANFRANCO : E va bè fa un atto di ritiro della della cosa della...del provvedimento.
DOMENICO : Stanno facendo l'atto di annullamento eh...eh della Stessa eh...eh nell'atto dell'annullamento sta inserendo che non sapendo che cosa è un vincolo a parco.
GIANFRANCO : Eh...eh.
DOMENICO : Preso atto dei e....e diciamo de....de diciamo della Del vincolo stesso
GIANFRANCO : Questo e il sindaco di?
DOMENICO : (Incomprensibile) Motta! Motta Motta, minchia allora Non l'hai capito.
GIANFRANCO : Il sindaco di Motta
DOMENICO : Eh....eh gli devo dire, allora domenica, ieri che era lunedì?....allora non sapeva nessuno nessuno.....niente, tranne che i duecento metri di fascia di rispetto dal castello di Motta.
(...)
In effetti in quel periodo il consiglio comunale stava discutendo proprio di come inserire l'area dei Sieli (area in cui ricade la discarica) all'interno del Parco Archeologico del Simeto e relativo regime dei vincoli.
Il 16 febbraio approda in aula il seguente punto all'o.d.g.  "Sistema regionale dei Parchi archeologici ex titolo II° L.R. 03/11/2000, n° 10 - Proposta di perimetrazione Parco archeologico della Valle del Simeto.", ma la discussione viene rinviata al 22 febbraio, data in cui viene approvato.
Passano così due mesi di apparente tranquillità quando, per il consiglio del 23 aprile 2012, viene previsto dall'amministrazione il seguente punto: "L.R. N. 20/2000 Posizione del Consiglio Comunale in merito all'istituzione del Parco Archeologico del Simeto.".
Questo testimonia che le parole di Proto, circa un possibile atto di annullamento, erano vere e confermate. In quel periodo lo scandalo fu denunciato a suon di "giù le mani dal parco" dai consiglieri di maggioranza Festa e Bruno (PD), che in seguito passarono all'opposizione. Nel resoconto che il nostro Blog fece di quella seduta, si legge:
"Questa nuova votazione è stata letta da molti come il tentativo da parte dell'Amministrazione di cambiare l'esito di quella votazione . Le voci di paese sostengono che i "poteri forti", ovvero coloro che hanno interessi diretti nella Valle dei Sieli (area eventualmente ricompresa nel parco del Simeto) siano intervenuti con pressioni rivolte direttamente al Sindaco Giuffrida. Inutile dire che tale circostanza non è in alcun modo verificata o verificabile, ma tanto è bastato per alzare un gran polverone sulla vicenda."
Tuttavia l'atto di annullamento fu presentato al consiglio, ma mai discusso perchè ritirato durante la seduta dal sindaco stesso.

Abbiamo contattato telefonicamente il dott. Giuffrida per avere la sua versione circa le vicende  narrate nell'intercettazione. Conferma che in quel periodo intratteneva contatti (non frequenti) con il proprietario della discarica, ma motivati dall'esigenza di riscuotere i crediti (royalties) che il comune vantava dall'Oikos. Conferma che in tali incontri abbia potuto parlare a Proto della delibera di consiglio comunale relativa al parco del Simeto, nonché del succitato atto di revoca. Giuffrida tiene a precisare che tale atto era stato presentato con l'intento di tenere insieme i pezzi della sua maggioranza, ma accortosi che tale possibilità era venuta meno, decise di ritirare la revoca nella seduta del 23 aprile.


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