domenica 21 agosto 2016

Carrà DIMETTITI - Parte prima

Caro Sig. Sindaco,
si dimetta. Non perda tempo, che noi non abbiamo tempo da perdere. Con una serie di post, tenterò di spiegarle per quale motivo dovrebbe, o avrebbe già dovuto, andare a casa.

In questi giorni si è parlato tanto della possibilità che Lei effettui un'ordinanza per la chiusura degli impianti della discarica. E' stato sollecitato da molte parti. Giustamente. E pare che nella confusione generale i suoi concittadini, soprattutto i suoi fan (anzi, solo i suoi fan), abbiano dimenticato di confrontare le sue affermazioni in cui, una volta dice di non poter fare un'ordinanza di chiusura, nell'altra è già pronto a firmarla.

Vediamo di fare un po' di chiarezza.



Nella seduta di consiglio comunale del 26 luglio 2016, Lei, affermava testualmente:
«(...) Perché davanti un'ordinanza, fino a novembre, c'è solo qualcuno che racconta barzellette, che io posso fare un'ordinanza di chiusura. Io?! Allora, queste barzellette non le andate a raccontare in giro. Perché, io, un'ordinanza di chiusura della discarica, non la posso fare. Quindi, vi prego di non dirle queste barzellette, se c'è qualcuno di voi che dice queste barzellette. Perché mi hanno raccontato anche questo. Perché, che lo dicano i cittadini, ancora ancora... ma se lo dice un consigliere comunale è gravissimo. Segretario, io posso fare un'ordinanza di chiusura della discarica? La posso fare? No! (risponde  il presidente Luca dicendo "per imminente pericolo di vita, sì", e il segretario conferma"ha risposto lui") A parte gli scherzi. Allora, se dovete fare una speculazione politica, una battaglia, una lotta politica, fatela pure, però, vi prego, non raccontate queste barzellette. Non le raccontate. Non le raccontate, vi prego. Io sono disponibilissimo a tutto. Mi sono informato, mi sono documentato. Quindi, vorrei, solo per un attimo, togliermi la fascia e consegnarla a qualcuno che si sente, solo perché non è sindaco, di dire queste baggianate. Io sono certo che all'interno di questo consiglio non ce ne sono che dicono queste baggianate. Che non posso credere che un consigliere comunale dice che io posso fare un'ordinanza di chiusura della discarica. Non ci posso credere. Perché, allora, mi portate per favore qual è la norma, che io lo posso fare, che io ho questa forza, e la faccio. Facciamo una riunione a parte, la possiamo fare quando volete. Ma non date queste errate comunicazioni ai cittadini, che poi ci credono. Perché se dobbiamo fare una speculazione politica, la facciamo. Se dobbiamo lottare per risolvere il problema, risolviamolo. Io, credo, che ho finito.» (nota 1)
E indovini cosa ha affermato, caro Sindaco, nell'articolo apparso nel "La Sicilia" del 20 agosto 2016, con tanto di titolone strappa applausi?! Questo:
«Sono pronto, quale responsabile della salute dei miei concittadini, ad emanare un’ordinanza di chiusura della discarica di "Valanghe d’inverno". Ma ho bisogno di tutti i dati sicuri e incontrovertibili che certifichino i pericoli di carattere sanitario per la popolazione. Le autorità sanitarie queste chiare risposte dovranno pur darcele. Datemi queste certificazioni e dispongo, come mio dovere, la chiusura della discarica.» (nota 2)
E come? Improvvisamente può farla?
Beh, forse non si era informato e documentato tanto bene. Forse bisognava argomentare meglio la propria posizione, prima di parlare di "barzellette" e "baggianate", se poi queste improvvisamente diventano reali e percorribili. O forse, i dati ARPA di recente pubblicazione, devono averle fatto un certo effetto (nota 3). Oppure, semplicemente, tentava di confondere i consiglieri e cittadini (nota 4).
Qualunque ipotesi scelga, le chiedo di dimettersi. Di Lei non mi fido affatto (nota 5).
Non la rimpiangeremo su alcun fronte, soprattutto su quello della trasparenza, stia tranquillo. Anzi.

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NOTE:

1) - Vi consiglio, anzi, vi stra-consiglio di vedere la registrazione del consiglio comunale del 26 luglio 2016, a questo link.  Il testo riportato, comincia al minuto 33:20.
Si ringrazia la consigliera Giorgia Urzì per aver ampiamente condiviso questo video su facebook, senza il quale non sarei riuscito a trovare il bellissimo discorso del Sindaco.
2) - Roberto Fatuzzo, "Sono pronto a chiudere la Discarica", LA SICILIA, 20 agosto 2016, riportato su misterbianco.com .
3) - Si legga Danilo Festa, "Pubblicati i dati ARPA: Respiriamo metano (e non solo)", INDEGNO DI NOTA, del 12 agosto 2016. In calce è riportato un bellissimo invito alle dimissioni del Sindaco, che riporto integralmente:
«Ma c’è anche un grave fatto politico. Chissà cosa proverà il Sindaco di Motta in questo momento, sempre più a traino delle iniziative del Sindaco di Misterbianco (lo studio Arpa è stato chiesto da quest’ultimo). I suoi concittadini si ammalano, probabilmente, per via delle emissioni prodotte dall’impianto industriale di proprietà del suo grande amico Mimmo Proto, nonché datore di lavoro del figlio, del nipote e di tanti altri amici. Ma da chi siamo rappresentati? Forse sarebbe il caso di chiedere a gran voce le sue dimissioni per uno scandalo insopportabile, da troppo tempo sottaciuto ma che oggi, dopo la pubblicazione di questi dati, tramuta il mio sentimento di prudenza in rabbia. Vogliamo giustizia!»
4) - Ecco. Qualcuno non si è fatto infinocchiare. E giustamente, ha parlato di comportamento "ambiguo" da parte del Sindaco di Motta. Si tratta di Di Guardo, sindaco di Misterbianco, che ha rilasciato di recente un comunicato stampa che vi invito a leggere.
Alla stessa maniera, vorrei sottolineare che la richiesta delle dimissioni qui formulata, non è strettamente legata alla posizione del Sindaco Carrà sulla questione discarica. Lui potrebbe pure essere fieramente favorevole a questo sistema di smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio. E' l'ambiguità delle dichiarazioni che mi porta dritto dritto alla richiesta di dimissioni.
La lotta contro il mostro, è cosa assai più nobile, e non va mischiata con la politica spicciola. Carrà deve dimettersi "anche" per questo motivo, ma ce ne sono tantissimi altri che vi illustrerò in seguito.
5) - Una piccola riflessione sul perché non mi fidi del primo cittadino mottese, la trovate qui.




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